Le conseguenze della pandemia da COVID 19 e la necessità di far fronte alla crisi economica e occupazionale, aggravate dall’attuale situazione geopolitica, hanno avviato un generale ripensamento delle strategie organizzative favorendo un “salto” difficilmente ipotizzabile in precedenza.
La diffusione obbligata della digitalizzazione che aveva rappresentato il primo passo obbligato, avviando le cooperative e le imprese su una via rivoluzionaria di cambiamento globale delle prassi e delle routines lavorative appare oggi consolidata se non superata. Ad essa si aggiunge, infatti, la sfida energetica con le sue molteplici implicazioni, che accelera per quanto è possibile la via già tracciata della “transizione verde e blu”.
Per contrastare la crisi e sostenere l’economia nazionale Il PNRR h fatto esplicito riferimento al ruolo dei fondi interprofessionali quale possibile fonte di finanziamento delle attività formative ad integrazione delle risorse sul fondo nuove competenze, ipotizzando un auspicabile ruolo attivo nella gestione di queste risorse anche in vista della possibile restituzione del prelievo forzoso.
Nuovi spazi di azione sono attesi anche dal programma GOL che presuppone la riprogettazione di un sistema che coinvolge diversi soggetti per l’accompagnamento e la formazione dei lavoratori in transizione occupazionale e disoccupati. Si dovrà valorizzare necessariamente l’esperienza dei fondi se si vuole favorire una formazione diffusa, se si intende garantire anche alle piccole imprese il diritto di accedere alle opportunità di sviluppo finanziate dal PNRR.
In tale scenario l’avviso 50 di foncoop ha offerto un’opportunità concreta alle imprese per intraprendere percorsi indirizzati all’innovazione e alla sostenibilità e declinata nelle varie tipologie ambientale, organizzativa e sociale.
La scelta del CRIS ha pertanto favorito la promozione di piani capaci di supportare le cooperative a generare reddito e valore nel rispetto delle politiche “green”.
Il Piano CERT, dedicato a due imprese toscane, mira alla sostenibilità ambientale e imprenditoriale quali asset strategici per rendere più stabili e sicuri posizionamento e occupazione, puntando sulla certificazione delle prestazioni per realizzare un pieno rilancio, elevare i livelli di competitività delle competenze e di qualità dell’offerta di prodotti/servizi.
Il Piano PERSONE X LE PERSONE muove dai bisogni di operatori e assistiti e costruisce le direttrici del processo di innovazione per attuare un processo di sostenibilità integrata mirato a creare competenze innovative e specialistiche centrate sulla personal care e ispirate ai valori dell’innovazione sociale.
NASTRO, Mare sicuro e SOS Mare riguardano il settore della pesca pugliese, puntando sulla sostenibilità ambientale e organizzativa quali asset strategici per promuovere la sicurezza e la stabilità dell’occupazione, garantendo qualificazione e innovazione. I Piani mirano a diffondere tra i pescatori un atteggiamento consapevole verso la tutela delle risorse marine, contribuendo a creare un circolo virtuoso di sostenibilità alimentare, ambientale ed economica.
Tutte le proposte hanno fornito una risposta coerente all’Avviso proponendo percorsi di upskilling e reskilling mirati a trarre vantaggio dalle tecnologie, per adattarsi a nuovi modelli organizzativi, per il mantenimento e la promozione dell’occupazione, anche ai fini del radicamento di una più matura cultura delle sostenibilità.